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Intervista a Simona Di Bella: “Tra ‘TuttApposto’ e ‘Don Matteo’ aspettando Tornatore” L’attrice siciliana parla del suo grande momento sul grande schermo e si prepara a vestire nuovamente i panni di Assuntina in “Don Matteo”.

Nov 19, 2019

La voce dello schermo ha intervistato Simona Di Bella, amatissima Assuntina di “Don Matteo” e apprezzata in “Tuttapposto”, la recente commedia di successo di Roberto Lipari. La bella attrice siciliana ha raccontato cosa ha significato per lei interpretare sul grande schermo il personaggio di Sonia, ha ricordato il suo debutto tra i grandi Terence Hill e Nino Frassica sul set di “Don Matteo” e anticipato qualcosa riguardo “Il mio corpo vi seppellirà”, il film di Giovanni La Parola in cui è co-protagonista e che uscirà prossimamente.

Ciao Simona, benvenuta su “La voce dello schermo”. Cominciamo da “Tuttapposto”. Cosa porti nel cuore di questa esperienza e del tuo personaggio?

Salve a tutti. Mi sono molto divertita nell’interpretare Sonia, perché è una secchiona simpatica, precisina e che rompe le scatole a tutti in maniera goffa. Porto nel cuore l’intera esperienza, al di là del personaggio. Siamo diventati tutti amici e si è creato un gruppo fantastico. Integrarmi è stato abbastanza naturale. Ci siamo subito capiti, abbiamo lavorato da squadra, apprezzando i consigli che ci davamo l’un l’altro. È stato tutto molto spontaneo.

Oltre a essere un film di qualità, “Tuttapposto” ha anche grandi interpreti della comicità. Quali sono le difficoltà per un’attrice nel lavorare su un set del genere? Ti è mai scappata la risata mentre giravate?

Sì, mi sono scappate tante risate e la difficoltà nel mantenere una certa serietà è tanta. Tuttavia è sempre una difficoltà relativa perché, oltre a essere dei grandi comici, sono anche degli ottimi attori e grandi professionisti, quindi siamo riusciti a lavorare in maniera seria e professionalità. È anche il bello di questo lavoro: potere alternare serietà e professionalità al divertimento.

Presto ti vedremo ne “Il mio corpo vi seppellirà”, film in costume di Giovanni La Parola. Puoi darci qualche anticipazione?

Al momento posso anticipare che è un film innovativo, è pulp e poco visto in Italia. Non posso dire molto se non che è un film ambientato nell’800 in Sicilia ed è una sorta di western al femminile, incentrato sulle donne di quei tempi. Sicuramente sarà molto bello e interessante. Siamo in fase di post produzione.

Altro ruolo a cui tieni tanto è quello di Assuntina in “Don Matteo”. Com’è stato interpretarla in una fiction così amata dal pubblico?

È stata dura perché è stato il mio primo vero lavoro. Prima di allora avevo fatto soltanto alcuni spot pubblicitari e per me è stata un’esperienza unica e rappresenta l’inizio di tutto. È stato un onore cominciare affiancata da un grande maestro della comicità come Nino Frassica. Con lui ho superato quella difficoltà iniziale, di cui parlavamo prima, che era legata all’improvvisazione. Nino improvvisa continuamente e grazie a questo aspetto ho maturato più consapevolezza e prontezza in qualsiasi ambito, televisivo o cinematografico che sia. È stata un’esperienza molto significativa.

Com’è stato invece confrontarti con un mostro sacro del cinema come Terence Hill?

È stato molto emozionante e molto strano perché ero abituata a vederlo nei suoi film con mio padre a casa. Ma ovviamente è stato un grande onore.

Farai parte dell’ultima stagione?

Sì, ci sarò e in una puntata in particolare succederà un evento nuovo che non possiamo svelare. Sarà molto interessante.

Come vivrai l’addio alla serie?

Siete sicuri si tratti di un addio? Scherzi a parte, noi siamo sempre speranzosi che continui, perché è una serie amata. Piace a noi interpreti e al pubblico. Quindi non mi sento ancora pronta a parlare di un addio. Ma se sarà un addio sarà molto dura.

Qual è stato il personaggio in cui ti sei ritrovata di più e perché?

Personalmente non ho ancora incontrato un personaggio che mi rappresenti in toto. Ho interpretato una secchiona, una dark, ho fatto parte di una serie per bambini, una borghese. Sono tutti personaggi diversi tra loro e molto lontani da me per cui non mi sono ritrovata in nessuno. Forse ho ritrovato diverse caratteristiche che avevano ognuno di loro, come la determinazione di Assuntina nel volere affrontare le proprie difficoltà da sola o l’essere un po’ precisina di Sonia in “Tuttapposto”, ma sono piccoli aspetti. Ciò che mi piace del mio lavoro è proprio il potere interpretare personaggi molto lontani dal mio modo di essere.

Devi scegliere tre registi, italiani e stranieri, con cui lavorare. Chi sceglieresti?

Tra gli italiani mi piacerebbe molto lavorare con Giuseppe Tornatore o con Paolo Sorrentino anche se ovviamente sono tantissimi i registi che apprezzo del nostro paese. Da buona siciliana ti direi Tornatore perché mi piacerebbe fare un bel film siciliano con lui. Per quanto riguarda l’estero, dal momento che abbiamo girato da poco un film pulp, ti direi Quentin Tarantino e firmerei immediatamente per un ruolo in un suo film.

Tu sei siciliana. Com’è stato per te allontanarti dalla Sicilia?

All’inizio è stata dura, sono partita con tanta voglia e, nonostante le difficoltà, non mi sono mai arresa. Era più grande la voglia di vivere una nuova esperienza e ha prevalso la voglia di seguire il mio sogno piuttosto che non lasciare il mio nucleo familiare, nonostante fossi tanto legata. Sento i miei ogni giorno, anche due volte al giorno. Spesso i membri della mia famiglia vengono a trovarmi o quando posso li raggiungo. Adesso è un po’ la normalità. All’inizio è stato più difficile trasferirmi da Trapani a Roma.

Che rapporto hai con la tua terra?

Molto bello. Ritorno spesso volentieri, soprattutto nella stagione estiva perché dopo un po’ mi manca tanto il mare. Ho un bel rapporto, amo la cultura siciliana e il legame forte che ho con la mia famiglia fa sì che sia ancora più legata alla mia terra.

Ti è mai capitato un avvenimento strano su un set?

Sicuramente le cose più strane sono accadute nel film di Giovanni La Parola. Era ambientato in Puglia, ma lavoravamo tanto con i cavalli che ne hanno combinate di tutti i colori. Una volta mi sono trovata in difficoltà: c’era uno stallone che si eccitava continuamente e me lo sono visto correre addosso solo perché non mi ero accorta che dietro avevo una puledra. È stata un’esperienza strana, divertente e preoccupante allo stesso tempo.

Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

La voce dello schermo è quella che ho sentito sin da piccolina. Ero costantemente attaccata al televisore e guardavo sempre film e cartoni Disney e per me la voce dello schermo è il mio sogno di ieri, il mio lavoro oggi e si spera anche quello di domani.

*PH: Maria La Torre

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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