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“The Morning Show”: tra ‘The Newsroom’ e caso Weinstein Alla scoperta della costosissima serie firmata Apple Tv+ con Jennifer Aniston, Steve Carell e Reese Whiterspoon.

Nov 12, 2019

Dal primo novembre Apple TV+ è entrata prepotentemente nel mondo dello streaming e uno dei suoi primi prodotti lanciati è “The Morning Show”. La nuova serie con Jennifer Aniston, Steve Carell e Reese Whiterspoon è stata da noi promossa, tra alti e bassi, dopo la visione dei primi episodi.

Le vicende ruotano attorno al licenziamento di Mitch Kessler (Steve Carell) dalla conduzione del programma giornalistico mattutino “The Morning Show”, in seguito alle accuse di molestie sessuali a suo carico. L’assetto organizzativo della redazione sembra essere nel caos. Alex Levy (Jennifer Aniston), co-conduttrice al fianco di Kessler, cerca di prendere in mano la situazione per non perdere il posto di lavoro e avvertendo un’aria di sfiducia attorno a lei. Come se non bastasse, l’uomo viene anche silurato e massacrato mediaticamente dal discorso dell’ex collega in diretta tv. Tra i due personaggi principali emergerà presto un terzo: Bradley Jackson (Reese Whiterspoon), che sembra incarnare e riflettere i valori giornalistici, che vuole difenderli, ma ribelle, impulsiva e dal carattere un po’ ingestibile. Sostiene che le interessi la verità e presto si ritroverà ad avere l’occasione della sua vita proprio al “Morning Show”.

La serie offre spunti interessanti e molto attuali su cui riflettere. È infatti figlia del caso Weinstein e affronta non solo la tematica delle molestie sessuali legate al mondo del lavoro, ma anche due prospettive differenti sul movimento MeToo. Da un lato, infatti, emerge la potenza mediatica del movimento che ha travolto e rovinato vita e carriera anche di persone innocenti, così come sembra essere accaduto a Mitch. Dall’altro però non dimentica chi quelle molestie le ha commesse veramente. La serie tende a confondere inizialmente lo spettatore, ingannandolo con delle finte apparenze. Il personaggio di Alex ad esempio sembra pronto a tutto per la carriera, ma presto verranno fuori le sue fragilità e ci si accorgerà che in realtà altro non è che una donna che tenta di difendersi, che cerca di tenersi a tutti i costi il lavoro a cui tiene e che avverte che presto tutto potrebbe scivolarle via. Si descrive come sola in mezzo a un branco di lupi.


Grande pregio dello show è ovviamente lo straordinario cast, su tutti un’immensa Jennifer Aniston, al suo ritorno in una serie TV dopo gli anni di “Friends” e che riesce a far trasparire la grande complessità del suo personaggio. Ottimo anche Steve Carell e il suo Mitch in cerca di giustizia. Bene, ma non benissimo invece la Whiterspoon che potrebbe rendere un po’ più accattivante il suo personaggio, al momento più isterico che interessante.

Lo show ha come Showrunner Kerry Ehrin (“Friday Night Lights”, “Bates Motel”) e a volte sembra ricordare vagamente il “The Newsroom” di Aaron Sorkin, anche se non riesce a raggiungere quei livelli.
“The Morning Show” appare dunque una serie che merita un’opportunità, con un grande cast e con tematiche interessanti da affrontare. Tuttavia al momento non sembra ancora un prodotto che convince a pieno, come testimoniano i deludentissimi ascolti raccolti finora, ma potrebbe farlo se riuscirà a offrire nuovi spunti interessanti e se comincerà a convincere maggiormente il pubblico.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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