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Intervista a Serena Iansiti: “Màkari rappresenta il giusto equilibrio tra ironia e serietà” L'attrice si racconta su "La voce dello schermo" parlando del suo arrivo a Makari e delle altre interpretazioni della propria carriera.

Mar 2, 2024
*Foto di Luca Carlino

La voce dello schermo prosegue il proprio viaggio all’interno della terza stagione di “Màkari”. La fiction di successo prodotta da Palomar e in collaborazione con Rai Fiction, sta continuando a incantare i telespettatori con gli splendidi paesaggi siciliani e con le interessanti indagini che riguardano il giallista Saverio Lamanna. Domenica 3 marzo andrà in onda la terza attesissima puntata.
Abbiamo intervistato Serena Iansiti, attrice molto amata e presente tra cinema e serie tv nostrane che presto riprenderà a vestire i panni di Livia nella terza stagione de “Il Commissario Ricciardi” e che vedremo in “Alex Bravo”, nuova serie con Marco Bocci protagonista. Serena si è raccontata su “La voce dello schermo”, parlando di “Màkari”, fiction che l’ha riportata in Sicilia dopo le esperienze ne “Il Commissario Montalbano” e in “Squadra Antimafia”, e delle altre esperienze significative della propria carriera da attrice. A voi.

*Foto di Valentina Glorioso

Salve Serena. Benvenuta su “La voce dello schermo”. Sei una delle new entry della terza stagione di “Makari”, cosa hai amato di questo personaggio?

Salve a tutti, grazie. Di Michela ho amato sua vitalità, la sua freschezza, la voglia di buttarsi nelle varie situazioni e di cogliere l’attimo. È un’appassionata dei libri gialli, di Saverio Lamanna, è una professoressa ma si lascia incuriosire e dà il proprio contributo alle indagini, come abbiamo visto durante il primo episodio.

Cosa ti ha affascinato dal set?

Tutto, abbiamo avuto la fortuna di girare nel trapanese e, nonostante fossi stata tante volte in Sicilia, non conoscevo questa zona. Ho amato luoghi meravigliosi come la Tonnara di Scopello, Favignana ed Erice. Ho visto posti stupendi, senza filtri e sono contenta di aver condiviso questa esperienza con i miei compagni di viaggio e con questa favolosa troupe.

Com’è stato cimentarti con il siciliano?

Ho tante amicizie siciliane, ho già lavorato in Sicilia ne “Il Commissario Montalbano” e in “Squadra Antimafia” per cui avevo già preso confidenza con l’accento. Mi piace molto cimentarmi sui vari dialetti e studio vivendo le città e passando del tempo con le persone del luogo. Mi piacciono molto le sfide e questa è stata molto bella.

Perché secondo te “Makari” piace alla gente?

Perché concede alle persone di godersi due ore spensierate e, nonostante ci siano dei casi di puntata, è sempre molto condito dalla vivacità dei personaggi e dalle ambientazioni. È bello vedere un prodotto che unisce toni più seri con quelli brillanti e ironici con grande equilibrio. Anche la coppia Lamanna – Piccionello evidenzia le due facce di “Makari”: una più seria e l’altra più scherzosa.

*Foto di Fabio Florio

C’è qualche aneddoto che ricordi con maggiore piacere dal set?

È stato tutto molto divertente, abbiamo girato in tanti posti affascinanti e diversi tra loro. Forse ti direi che è stato divertente girare la scena quando porto Claudio Gioè sul sellino della bici. Ha rappresentato un ritorno al passato e a quando lo facevo da ragazzina. Abbiamo provato la scena un paio di volte e poi subito girata. È stato molto carino e un momento da ragazzini.

Il tuo personaggio è nato soltanto per questa stagione o pensi ci siano spiragli per le prossime?

Vedremo come andrà e cosa ne penserà il pubblico. È nato per creare un po’ di scompiglio ma vedremo se continuerà per la quarta o prenderà altre vie.

Hai recitato in tante fiction e film di successo. Quali sono quelli che hai amato maggiormente e perché?

Dico sempre che i ruoli che interpreterò in futuro saranno quelli che amerò di più, ma sono molto legata a tutti i ruoli che ho fatto. Amo interpretare sempre personaggi differenti, che non sono banali, che raccontano di donne vere con le loro forze e fragilità.

Quali sono quelli che ti hanno messo maggiormente alla prova?

Sto girando la terza stagione de “Il Commissario Ricciardi” e Livia penso sia uno di questi. Sta facendo un bel percorso e nei nuovi episodi vedrete una Livia molto tormentata. Ha un’umanità molto profonda. È una donna che si mette in gioco completamente, talmente tanto che questa sua voglia di vivere e di amare le creerà una frattura, già vista in passato ma che si ripresenterà in un’altra veste. È molto interessante come personaggio, può sembrare una donna ricca, bella e vincente ma possiede una sua interiorità molto più profonda.

Quando interpreti un ruolo preferisci lavorare sulle differenze rispetto al tuo modo di essere o sulle somiglianze?

Credo che ognuno di noi metta se stesso in ogni ruolo, sarebbe impossibile fare altrimenti. Però è sicuramente più stimolante lavorare sulle differenze, interpretare qualcosa di molto distante da me, senza giudizi, pregiudizi e immaginandomi una vita diversa dalla mia o che compie scelte molto diverse rispetto a ciò che farei io. Altrimenti che sfida sarebbe?

*Foto di Valentina Glorioso

Oltre a “Il Commissario Ricciardi” abbiamo lasciato in sospeso “I Bastardi di Pizzo Falcone” e “Un passo dal cielo”. Ci sono novità riguardo nuove stagioni?

In realtà ancora no. Si pensa di proseguire ma ancora non ci sono aggiornamenti.

Dove ti vedremo prossimamente?

Sto girando “Alex Bravo”, una nuova serie con Marco Bocci ed è un poliziesco brillante. Senza anticipare molto, posso dire che interpreterò un personaggio molto diverso da quelli già visti e sarò l’ex compagna del personaggio di Bocci. Inoltre, ho fatto il film tv di Sergio Rubini sulla vita e gli amori di Giacomo Leopardi dove interpreto una sua cugina che rappresenta il suo primo amore, ovviamente si tratta di amori platonici. Non so ancora quando uscirà.

Questo portale si intitola “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Significa guardare qualcosa che ti catturi da più punti sensoriali, che oltre a guardare lo schermo ti porta nella condizione di saperlo ascoltare e a non fermarti soltanto alle immagini, ad andare oltre, alla ricerca di qualcosa di approfondito e meno superficiale.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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