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Intervista a Leonardo Pazzagli: “Vi spiego la mia idea di fedeltà” L'attore, che stiamo vedendo nella serie Netflix "Fedeltà", ci parla del ruolo di Andrea e di "Più forti del destino", che vedremo prossimamente su Mediaset.

Mar 1, 2022
FEDELTA (L to R) LEONARDO PAZZAGLI as ANDREA in episode 105 of FEDELTA Cr. STEFANO MONTESI/NETFLIX © 2021

Da due settimane è su NetflixFedeltà“, serie tratta dal romanzo di Marco Missiroli, diretta da Andrea Molaioli e Stefano Cipani. Protagonisti della vicenda sono Carlo Pentecoste e Margherita Verna, interpretati da Michele Riondino e Lucrezia Guidone. La solidità della coppia viene messa in discussione quando Sofia e Andrea, interpretati rispettivamente da Carolina Sala e Leonardo Pazzagli,  entrano nelle vite di Carlo e Margherita. Su “La voce dello schermo” abbiamo intervistato proprio Leonardo che ci ha svelato cosa abbia significato per lui interpretare Andrea, ci ha offerto un suo punto di vista sul concetto di fedeltà che vuole trasmettere la serie e regalato qualche piccola anticipazione riguardo il suo ruolo in “Più forti del destino“, serie che andrà in onda su Canale 5 dal 9 marzo.

*Credits STEFANO MONTESI/NETFLIX © 2021

Ciao Leonardo. Benvenuto su “La voce dello schermo”. Ti stiamo vedendo su Netflix in “Fedeltà”. Quali sono stati gli aspetti della serie e di Andrea che ti hanno colpito di più?

Salve a tutti. È stata una bella prova per me, anche dal punto di vista fisico. Ho dovuto fare una preparazione fisica molto intensa per una scena in particolare e che ho dovuto preparare per due mesi con un campione del mondo di boxe, Giovanni De Carolis, che, da buon maestro, mi ha allenato duramente. Sono stati allenamenti intensi e pesanti. Dal punto di vista recitativo mi ha colpito molto il carattere di Andrea, è stata una bella scoperta interpretarlo e analizzare gli aspetti che avevo in comune e quelli differenti dal mio carattere.

Che rapporto si è creato con gli altri membri del cast?

Ho recitato principalmente con Lucrezia Guidone, con la quale si è instaurato un ottimo rapporto. Ho lavorato bene anche con i registi e conoscevo già, dal momento che abbiamo condiviso il set di “Pezzi Unici”, Carolina Sala. Tuttavia, con lei non ci siamo praticamente mai incontrati durante questa esperienza.

*Credits ARNALDO ABBA/NETFLIX © 2021

Dalla serie emerge una visione particolare della fedeltà. Il tuo personaggio rappresenta quasi una tentazione per Margherita. Che idea hai tu della fedeltà e come interpreti l’idea trasmessa dalla serie e dal romanzo?

Credo che la serie affronti il tema senza prendersi la responsabilità o avere la presunzione di voler dare una risposta. Il suo compito è principalmente quello di stimolare delle domande a riguardo. Mi chiedo su che basi possa poggiare una fedeltà all’altro/a che non si fonda su una fedeltà a sé stessi. Su delle basi solide o meno? Non è forse il caso di essere fedeli a sé stessi e poi anche agli altri? Credo che solo grazie alla fedeltà a sé stessi, ai propri sogni e ai propri desideri, si possa fondare una vera e genuina fedeltà verso gli altri, in qualsiasi ambito e non soltanto di coppia.

A marzo ti vedremo su Mediaset in “Più forti del destino”. Cosa puoi dirci a riguardo e sul tuo personaggio?

“Più forti del destino” è ambientata in Sicilia sul finire dell’800. Interpreto un anarchico che prima si scontra e poi incontra con una giovane nobildonna promessa sposa a un suo pari. Questo incontro non ci lascia indifferenti. È stato interessante interpretare un anarchico perché nella mia famiglia c’è un ramo che ha antenati che hanno rappresentato questo mondo, c’è chi ha combattuto la guerra civile spagnola, il nome Libero ricorre in tantissimi membri della mia famiglia e ha rappresentato una parte del passato della mia famiglia.

Quali sono le altre interpretazioni a cui sei più legato e perché?

Ricordo con piacere il mio esordio cinematografico in “Un Bacio”, di Ivan Cotroneo. È stata un’esperienza straordinaria e Cotroneo è un regista che possiede una spiccata sensibilità. Un’altra esperienza che porto nel cuore è sicuramente “Pezzi Unici” perché ho avuto la possibilità di interpretare un toscano ed essendo toscano mi ha fatto piacere. È stata una sfida molto importante per me.

Hai interpretato ruoli differenti nella tua carriera, anche “Fedeltà” rappresenta un cambiamento per te. Quali altri generi e ruoli ti piacerebbe esplorare in futuro?

Non mi pongo confini. Più che il ruolo mi interessa il progetto, com’è scritto, l’arco narrativo e certi aspetti che fanno la differenza. Mi interessano tutti i ruoli che siano veri, autentici e che portino una verità al personaggio.

Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Significa andare al cinema e mettersi in uno stato di concentrazione che ti permetta di immergerti nel buio di una sala e di goderti due ore di evasione dal mondo ma non dalla vita. Per me il cinema è vita ed il motivo che mi ha spinto a fare questo mestiere.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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