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Intervista a Clotilde Esposito: “Mare Fuori coinvolge tutti. Una terza stagione? Aspettiamo” L'attrice, apprezzata per il ruolo di Silvia in "Mare Fuori", si racconta su La voce dello schermo.

Feb 11, 2022

“Mare Fuori” continua a far parlare di sé nonostante la seconda stagione si sia conclusa da poco. La serie, andata in onda su Rai Due, continua a registrare boom di visualizzazioni su RaiPlay. Abbiamo continuato, quindi, il nostro viaggio all’interno della serie intervistando Clotilde Esposito. L’attrice ha parlato degli aspetti che ama dell’interpretare Silvia e della crescita che ha vissuto il suo personaggio durante la seconda stagione. Questo e altro nella nostra chiacchierata con Clotilde. A voi.

Salve Clotilde, benvenuta su “La voce dello schermo”. Parliamo di “Mare Fuori”. La seconda stagione si è conclusa da poco ma su RaiPlay sta frantumando ogni record di visualizzazioni. Puoi farci un bilancio di questa seconda stagione? Cosa hai trovato di diverso rispetto alla prima?

Salve a tutti. Grazie. Sono molto soddisfatta di come sia andata. Lavorare sulla serialità ti permette di crescere di giorno anno dopo anno. Ho notato in me una differenza notevole sia umana che recitativa. Ho cercato di aggiungere altri aspetti a Silvia. Più la conoscevo e più avevo la possibilità di aggiungerle qualcosa. È stata una stagione differente, anche per il cambio dei registi. È stato molto divertente ritrovarsi insieme dopo un anno perché siamo una bella squadra e siamo molto affiatati.

Qual è secondo te il segreto del successo di questa serie?

Il fatto che siamo così giovani dà la possibilità di avvicinare un pubblico altrettanto giovane. Inoltre, credo che si raccontino delle storie in cui chiunque potrebbe immedesimarsi. Ovviamente, non per forza perché è stato in carcere o perché ha commesso qualche crimine. Ad esempio chiunque potrebbe immedesimarsi nell’ingenuità di Silvia. È una serie che avvicina un po’ tutti.

Novità riguardo una terza stagione?

Non abbiamo aggiornamenti, so che si farà e aspettiamo con entusiasmo nuovi risvolti.

Quali sono gli aspetti che ami di Silvia?

Silvia è una ragazza molto solare, con il sorriso stampato sul volto e amichevole anche con chi non conosce. È un aspetto che mi piace tanto, ma che non mi appartiene tanto perché inizialmente sono un po’ timida.

Ci sono aneddoti dalla serie che vorresti raccontarci?

Gli aneddoti più curiosi sono legati ai giorni che abbiamo trascorso in barca per girare. Il primo giorno in barca per me è stato tremendo. Ci trovavamo in barca a vela, si muoveva molto ed eravamo tutti quanti con il mal di mare. È stato un po’ stancante ma anche divertente.

Tu hai cominciato giovanissima a recitare. Che ricordi hai dei primi passi sul set?

Ho cominciato per caso a fare scuola di teatro. Inizialmente non mi sentivo tanto a mio agio, ero una bambina molto timida. Poi però è scattata dentro di me qualcosa che mi ha spinto a continuare, a incanalare la mia passione verso questo mondo e mi ha permesso di sconfiggere la mia timidezza. I ricordi legati ai primi set erano un po’ confusi, perché non avevo ancora le idee chiare come adesso.

Quali sono le esperienze che ricordi con piacere?

Ricordo con molto piacere “Sotto Copertura”, dove interpretavo Giuliana, la vivandiera di un boss. È stato un bellissimo progetto e un bel personaggio. Ricordo anche “Pupetta”, anche perché durante i giorni di set stavo preparando l’esame di terza media.

Quali sono i riferimenti che segui? Attrici che ami?

Sono un po’ un’anima antica, amo molto il cinema anni ‘50/’60. Adoro Sophia Loren e Anna Magnani e le considero un esempio per me.

Che ruolo ti piacerebbe interpretare in futuro?

Mi piace molto il genere drammatico, per cui sarebbe interessante poter interpretare un ruolo complicato, magari un personaggio con un disturbo psicologico o qualche disagio.

Nuovi progetti in cui sei impegnata attualmente?

Al momento mi sto dedicando molto sullo studio e mi piacerebbe al più presto poter tornare anche in teatro.

Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Significa interpretare le emozioni che lo schermo cerca di comunicare allo spettatore e, quando si percepiscono certe sensazioni, vuol dire che si sta ascoltando la voce dello schermo.

 

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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