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Intervista a Fiamma Parente: “Da ‘Di4ri 2’ al nuovo film di Stefano Incerti” L’attrice racconta dell’esperienza nella serie teen di Netflix e regala alcune anticipazioni sul prossimo film in cui la vedremo.

Feb 10, 2024

Di4ri”, la serie teen firmata Netflix ha incuriosito tantissimi giovani in Italia e in giro per il mondo. Abbiamo conosciuto, durante la seconda stagione della serie, Fiamma Parente, che interpreta Bianca Laremi. Abbiamo intervistato proprio Fiamma, che ci ha raccontato della sua esperienza nella serie diretta da Alessandro Celli, di cosa significhi per lei dividersi tra i banchi di scuola e il set e ci ha confidato alcuni dettagli che riguardano “Voglio Guardare”, il nuovo film di Stefano Incerti tratto dal romanzo di Diego De Silva. A voi.

Foto e copertina di Marco Proietti Onori

Salve Fiamma, benvenuta su “La voce dello schermo”. Parliamo della tua interpretazione nella serie Netflix “Di4ri 2”. Cosa hai amato di questa esperienza e del tuo personaggio?

Salve a tutti, grazie. Di Bianca ho amato la sua spontaneità, la sua solarità, il fatto che aiuta sempre il prossimo anche se non lo conosce benissimo. Mi sono legata molto a lei, essendo molto simile a me, le ho voluto tanto bene e le ho donato tanto di me. È stata una bellissima esperienza, ho instaurato un bellissimo rapporto con tutto il cast e siamo diventati amici sin da subito. Nonostante all’inizio avessi un po’ di timore, sia il regista che il cast mi hanno fatto sentire come a casa.

Hai terminato le riprese di “Voglio guardare”, film diretto da Stefano Incerti e tratto dal romanzo di Diego De Silva. Cosa puoi dirci a riguardo?

Non so quando uscirà nelle sale. Celeste è il personaggio più profondo che ho dovuto interpretare e ho compiuto un grande viaggio dentro me stessa per fare uscire la mia sensibilità. Mi sono affezionata molto a lei. La vedo come una persona a cui voglio bene e che proteggo. È un personaggio che vive una crescita e un cambiamento dall’inizio alla fine del film. Non posso dire di più a riguardo.

Com’è stato lavorare con Stefano Incerti?

È stato un lavoro molto intenso, perché il film è molto forte e c’è stata una grande preparazione. Stefano mi è stato molto vicino e mi ha dato tantissimi consigli per farmi crescere sempre di più. La preparazione con il regista e con gli altri attori è stata fondamentale perché è un film che si basa sui sentimenti.

Sei molto giovane. Cosa ha significato la recitazione nella tua vita e come hai conciliato questo mondo con la tua crescita?

Ho scoperto la passione per la recitazione qualche anno fa: amavo il palcoscenico, non mi creava alcun tipo di imbarazzo ed era il posto in cui mi sentivo me stessa. Ormai mi sono abituata a conciliare la vita di tutti i giorni con la recitazione. Nei momenti in cui non sono sul set, ad esempio, studio o cerco di svolgere altre attività della vita quotidiana.

Cosa significa per te recitare?

È una parte fondamentale della mia vita, un modo per esprimermi e per far uscire vari aspetti della mia personalità che magari rimangono nascosti. La recitazione è stata tante volte la mia migliore amica, mi ha aiutato e consolato nei momenti in cui magari tutto sembrava buio.

A quali altre esperienze sei più legata e perché?

Lo spot del Mulino Bianco ha segnato il mio debutto e ogni cosa che mi circondava rappresentava una novità per me. Ho avuto la possibilità di lavorare anche con Gabriele Mainetti e, nonostante abbiamo avuto a disposizione soltanto un giorno per girare, mi ha dato tanti consigli preziosi, mi ha incoraggiata a continuare questo lavoro e a dare sempre di più nelle esperienze successive. È stato molto formativo per me.

Foto di Marco Proietti Onori

Hai delle attrici di riferimento?

Sicuramente Uma Thurman e, mentre giravo “Voglio Guardare”, ho voluto studiare le sue espressioni in “Kill Bill”, che è uno dei miei film preferiti. Poi mi piacciono Emma Stone, Paola Cortellesi, Virginia Raffaele.

Dal punto di vista della recitazione, qual è il tuo sogno?

Il mio sogno più grande è quello di lavorare con Quentin Tarantino. Tra i registi italiani dico Paolo Sorrentino. Inoltre, mi piacerebbe esplorare il genere horror perché sono curiosa di capire come vive un’attrice una parte del genere. Non mi dispiacerebbe nemmeno un ruolo in un poliziesco o in un thriller.

Questo portale si intitola la voce dello schermo, cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Significa avere una visione differente della vita. Ogni volta che guardo qualcosa sullo schermo o recito una parte mi rendo conto che i problemi non sono mai quelli che abbiamo e ce ne sono sempre di più grandi. Ascoltare la voce dello schermo ti permette di non scoraggiarci davanti alle difficoltà.

 

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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