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Intervista a Enrica Guidi: “Io, il BarLume e il mio amore per l’arte” L’attrice, in queste settimane nella dodicesima stagione de ‘I Delitti del BarLume’ nei panni dell’amatissima Tiziana, si racconta su “La voce dello schermo”.

Gen 27, 2025

Lunedì 27 gennaio potremo vedere, su Sky Cinema Uno e in streaming su Now, l’ultima puntata della dodicesima stagione de “I Delitti del BarLume”. La serie prodotta da Palomar per Sky Cinema e con protagonisti Filippo Timi, Enrica Guidi, Lucia Mascino, Stefano Fresi e Corrado Guzzanti è tornata a regalarci nuovi sorrisi e colpi di scena ed è pronta per il gran finale di stagione.
Abbiamo intervistato, su “La voce dello schermo”, Enrica Guidi, una colonna portante del BarLume. L’attrice si è raccontata parlandoci di Tiziana, del rapporto conflittuale che il suo personaggio vive con il genere maschile, degli aspetti interessanti e positivi che la contraddistinguono e che ama ritrovare anno dopo anno nell’interpretarla. Ma non è tutto, Enrica ci ha parlato anche del suo profondo legame con l’arte, in particolar modo con la pittura, e ci ha svelato altre interessanti curiosità che la riguardano. A voi…

Salve Enrica, bentornata su “La voce dello schermo”. Ancora una volta Tiziana è tornata a tenerci compagnia ne “I Delitti Del BarLume”. Com’è andata quest’anno?

Salve a tutti, bentrovati. È andata molto bene, come sempre. La serialità ti permette di portare avanti nel tempo un’evoluzione di un personaggio e di fare un percorso insieme. Tiziana è sempre stata caratterizzata da un complesso rapporto con il genere maschile. Nei nuovi episodi la situazione non migliora perché deve fare i conti con il padre, che finge di stare poco bene e si diverte a complicare la vita di Tiziana e di Beppe. Ma, come sappiamo, nella commedia più problemi ci sono e più si sorride.

Dopo tanti anni, che legame si è creato con Tiziana?

Si è creato un rapporto di fiducia, di empatia ed è diventata ormai un’amica per me, che ritrovo in un determinato periodo dell’anno. Come ogni personaggio che si interpreta, mi dà la possibilità di potermici divertire e di raccontare quella parte di paese e di provincia genuina che la caratterizza.

Come si riesce a trovare nuovi stimoli per interpretare un ruolo in una serie così longeva?

I personaggi sono un po’ come gli esseri umani: evolvono. Quindi, anche in base a ciò che capita nella vita, non siamo gli stessi degli anni precedenti. Mi stimola poterle donare un’identità propria, oltre come personaggio anche da persona, e darle la possibilità, nonostante il tempo che passa, di regalarle sempre sfumature diverse, rimanendo attinente alla scrittura e a quello che viene richiesto. È importante lavorare su una vera e propria umanità dei personaggi e con Tiziana è così.

Com’è lavorare con questo cast?

È ormai una famiglia e ci vediamo sia sul set che fuori. Ogni anno trovo un ambiente molto stimolante attorno a me, con tanti professionisti che è un piacere ritrovare e portare avanti questo progetto collettivo. Si è creato un legame forte, d’amicizia, tutti vogliamo bene a questa serie e ci divertiamo molto. Inoltre, la giriamo in un paese stupendo come Marciano Marina, cosa chiedere di più?


Oltre a “I Delitti del BarLume”, hai fatto parte di altri lavori interessanti come “L’eroe”, diretto da Cristiano Anania e con Salvatore Esposito, oppure “Lasciarsi un giorno a Roma” di Edoardo Leo. A quali progetti sei maggiormente legata?

Ogni esperienza ti regala qualcosa di importante, tutti sono un’occasione per imparare e per divertirti raccontando aspetti diversi. In ogni ruolo c’è sempre una parte a cui vuoi bene perché rappresenta qualcosa che in un determinato momento hai la possibilità di poter fare uscire. È bello giocare e sperimentare sui tanti aspetti che caratterizzano un determinato personaggio come il look e il modo di parlare e di agire.

Nella tua vita non c’è soltanto la recitazione…

Amo l’arte in tutte le sue forme. Mi piace trovare, attraverso di essa, quel punto di tenerezza che caratterizza ognuno di noi e che ci permette di incontrarci, di poter smuovere le coscienze, di empatizzare e di suscitare qualcosa.

Come stai coltivando questo legame con l’arte?

Quando si ha bisogno di comunicare si prova a trovare tutti i modi per farlo e si può interpretare qualsiasi cosa. Qualche anno fa, ad esempio, ho provato a dipingere per gioco e lo scorso anno ho fatto una mostra di quadri alla Rome Art Week. La pittura è un altro ambito che mi ha appassionato tantissimo e che continuo a esplorare. Ci sono altri progetti in cantiere che riguardano questa passione ma ne saprete più avanti.

Come rappresenteresti Enrica in un tuo dipinto?

Sicuramente utilizzerei molto colore.

Riguardo invece ruoli futuri, come ti piacerebbe metterti alla prova?

Credo sia importante valutare ogni tipologia di ruolo che si presenta e ogni genere di film. Amo la commedia, perché credo che far ridere e sorridere sia quasi un super potere. Ritengo ci sia bisogno di leggerezza e mi è capitato che le persone che mi hanno seguito ne “I delitti del BarLume” si avvicinassero come se già mi conoscessero. Credo sia molto bello entrare nel cuore della gente e la commedia ha il potere di alleggerire, per quanto sia possibile, alcuni momenti no della vita. Amo l’ironia e l’autoironia.

 

*Quadro realizzato da Enrica Guidi intitolato “Followers”

Se dovessi, invece, allontanarti dalla commedia?

Mi piacerebbe esplorare qualche progetto in costume o autobiografico, qualcosa di simile ad esempio a “Berlinguer – La Grande Ambizione”, perché lavori del genere permettono di mantenere viva la storicità, nonostante il mondo vada sempre molto veloce. Ho provato a interpretare questo aspetto in un mio quadro, intitolato “Followers”, in cui venivano fatte delle sovrapposizioni continue raccontando la rapidità con cui avvengono gli avvenimenti. Mi piace anche l’azione, perché venendo da un passato sportivo mi piacerebbe mettermi alla prova anche da un punto di vista ginnico, in stile “Million Dollar Baby”. Quando fai l’attore ogni progetto è stimolante e più un personaggio è complesso più è affascinante interpretarlo.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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