Mercoledì 23 maggio, andrà in onda su Rai Uno, in prima serata, “Prima che la notte”, il film tv dedicato a Giuseppe “Pippo” Fava, giornalista ucciso dalla mafia a Catania nel 1984. Direttore de “I Siciliani”, giornale che denunciava, attraverso le sue inchieste, le attività criminali della mafia del tempo, Fava ha provveduto, così come Peppino Impastato, Mario Francese, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato, Mauro Rostagno, Beppe Alfano, a mettere in luce eventi che ai tempi erano oscurati dall’omertà di un popolo impaurito. Questi personaggi hanno pagato sì con la vita, ma hanno contribuito a rendere la Sicilia un posto migliore e a riaccendere gli animi dei siciliani, che per troppo tempo erano rimasti spenti. Il film è diretto da Daniele Vicari ed ha per protagonisti Fabrizio Gifoni, Dario Aita, Lorenza Indovina e Selene Caramazza.
A presentare “Prima che la notte”, ci ha pensato Selene Caramazza, che interpreta Giusi, una fotografa che si unisce allo staff di Fava. L’attrice, già vista ne “Il Cacciatore” e che presto vedremo ne “Il Commissario Montalbano”, ha raccontato di quanto sia stato formativo per lei recitare in “Prima che la notte” e ha spiegato quanto sia importante ricordare veri e propri eroi come Fava.
Mercoledì 23 maggio va in onda, su Rai Uno, “Prima che la notte”, il film tv dedicato a Pippo Fava. Presentaci il film e il personaggio che interpreti.
Il film ripercorre la figura di Pippo Fava e dei suoi “carusi” ovvero il gruppo di giornalisti capitanati da lui, all’interno della redazione de “I Siciliani”. Parte dall’arrivo di Fava a Catania intorno agli anni ottanta. Il mio personaggio è quello di Giusi, una giovane fotografa che si unisce al resto dei giornalisti di Fava, e che lo seguirà nei suoi servizi per la Sicilia.
Com’è stato per te recitare in un film che elogia un esempio così positivo come Fava? Come ti sei documentata per interpretare il tuo personaggio?
È stata un’esperienza molto formativa. La figura di Fava è esemplare perché è stato, per la giovane redazione da lui formata, una sorta di maestro di vita. In effetti è stata una personalità molto forte e determinata, uno spirito libero pronto a combattere per i suoi ideali. Per interpretare Giusi, ho fatto diverse ricerche su internet e mi sono confrontata anche con la vera Giusi, che è venuta a trovarci sul set durante le riprese. Anche il lavoro sui costumi è stato molto importante per l’aderenza al personaggio.
Perché secondo te è importante raccontare di giornalisti come Pippo Fava, Peppino Impastato, Mario Francese etc. che hanno perso la vita per la giustizia?
È importante innanzitutto per non dimenticarli, specie tra le nuove generazioni. Sono personaggi che hanno lottato senza mai cedere a compromessi, ma spinti dai loro ideali e dal loro senso di giustizia. Sono un esempio importante per tutti.
Cosa pensi riguardo la stampa dei nostri giorni?
Beh, la stampa è mutata parecchio nel corso degli anni. E’ un diritto di cui tutti i cittadini necessitano e ne devono venire a conoscenza. Oggi è uno strumento sempre più libero e veloce attraverso i vari canali web.
Il 2018 è partito benissimo per te, dal momento che tra “Il Cacciatore”, “Prima che la notte” e le varie candidature che hai ricevuto per “Cuori Puri” ti avranno portato grandi soddisfazioni. Hai altro da presentarci?
Ho iniziato da poco le riprese del Commissario Montalbano con Luca Zingaretti, in uscita sulle reti Rai il prossimo autunno.
Di Francesco Sciortino
Per leggere l’intervista di Selene Caramazza sulla carriera e sulle altre interpretazioni clicca qui .