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Gio. Apr 25th, 2024

Intervista a Camilla Semino Favro: “Interpretare Rebecca in ‘A casa tutti bene’ è elettrizzante. Muccino regista molto presente” L'attrice ci parla del finale di stagione di "A casa tutti bene - la serie", di come sia stato per lei lavorare sotto la guida di Gabriele Muccino e di altri interessanti aspetti riguardanti la serie.

Mag 26, 2023

Stasera andrà in onda su Sky il gran finale di stagione di “A casa tutti bene – La serie”, diretta da Gabriele Muccino. Tra gli sviluppi riguardanti le nuove puntate non sono passati inosservati quelli di Paolo e della new entry Rebecca, interpretati rispettivamente da Simone Liberati e da Camilla Semino Favro. Per prepararci al meglio agli ultimi episodi, abbiamo ritrovato proprio Camilla. L’attrice si è raccontata su “La voce dello schermo” svelandoci diversi retroscena riguardanti “A casa tutti bene – la serie”, di cosa abbia significato per lei essere diretta da un regista del calibro di Gabriele Muccino e ci ha confidato, infine, nuovi aspetti sulla sua Rebecca e sul finale di stagione che vedremo stasera. A voi…

*Foto e copertina di Luca Carlino

Salve Camilla, bentornata su “La voce dello schermo”. Parliamo un po’ del finale di stagione di “A casa tutti bene – la serie”, che dobbiamo aspettarci stasera?

Salve a tutti. Bentrovati. Sarà un finale esplosivo e implosivo, mi limito a dire questo perché non posso spoilerare assolutamente nulla. Anche io devo vedere gli ultimi due episodi, dal momento che sto guardando la serie man mano che vengono mandati in onda su Sky. Conosco il finale, ma ho letto la sceneggiatura tempo fa, quindi mi lascerò sorprendere da quello che non mi ricordo e da come Gabriele (Muccino ndr.) abbia realizzato questi episodi.

Quali aspetti ti hanno colpito di questo set?

Sin da subito, quando ho sostenuto il provino, mi ha colpito il modo in cui la sceneggiatura e il mio personaggio erano stati scritti. Rebecca sarebbe potuta essere soltanto un personaggio di passaggio e soltanto funzionale alla storyline di Paolo per arrivare a un determinato obiettivo. In realtà, la scrittura di Gabriele è sempre molto ricca e non lascia mai niente al caso. In tutta la serie non esistono personaggi di comodo, poco approfonditi ma sono tutti pluridimensionali, con il proprio centro e il proprio nucleo.

Cosa ti è piaciuto di Rebecca?

Sicuramente l’immagine di questa avvocata che possedeva un risvolto negativo sia dal punto di vista lavorativo che emotivo. C’è tutto un mondo dietro Rebecca che riporta soltanto un certo tipo di facciata, ovvero di una donna forte, completamente inglobata dal proprio lavoro, che sembra essere la sua unica priorità. Si percepisce che la sua parte emotiva ribolle dentro ma viene spesso accantonata. Ovviamente questo suo modo di comportarsi la porterà a fare “crack” a un certo punto.

*Foto di scena Sky di Simona Panzini

Si farà una terza stagione?

Non ho novità a riguardo, dal canto mio me lo auguro e mi piacerebbe anche tornare a vestire i panni di Rebecca, qualora si decidesse di continuare a raccontare la sua storia in nuovi episodi. Credo sia interessante conoscere nuovi sviluppi sia riguardanti i personaggi storici che quelli dei nuovi arrivati.

Com’è stato essere diretta da Muccino? Che regista hai trovato?

È stato bellissimo e incredibilmente surreale. Gabriele riesce a farti tirare fuori il meglio di te. Quando l’ho incontrato la prima volta sono rimasta molto colpita di quanto lui sia presente e partecipe all’interno della scena. Possiede una grandissima apertura e disponibilità e ti rende libero sul set di prendere qualsiasi genere di scelta e di variare. Ha le idee chiarissime se una scena funziona e se non funziona. È sempre presente, ascolta molto ed è curioso di sentire anche le proposte degli attori. Quando giravo lo vedevo sempre molto attento dietro il monitor, che magari sghignazzava o si commuoveva e da attrice mi sono sentita molto protetta e seguita. Dal mio punto di vista, per quello che richiedeva il mio personaggio, è stata un’esperienza da cardiopalma perché lei possiede una parlata molto veloce e ci sono stati momenti di crisi in cui non riuscivo più a capire chi fossi, cominciavo a mischiare le parole e chiedevo una pausa perché stavo andando in tilt! (ride ndr.)

C’è qualche aneddoto dal set che vorresti ricordare?

Ricordo che la giornata più incredibile è stata la penultima, quando abbiamo girato l’ultima scena della serie mia e di Simone (Liberati ndr.). Gabriele mi ha dato totale libertà in una scena con una temperatura abbastanza alta. Mi ha fatto urlare per caricarmi ed entrare nello stato d’animo del personaggio e a un certo punto mi ha detto: “vai libera”. Alla quindicesima volta che la giravo, alle cinque del mattino, il mio cervello si è fuso, ho cominciato a urlare una sequenza infinita di parolacce, nel bel mezzo di Roma, di notte, con la gente che si affacciava alle finestre per capire se fosse tutto ok. Gabriele era gasatissimo, mi guardava e rideva, io mi sono letteralmente devastata le corde vocali e mi stava venendo un attacco isterico al punto che ho cominciato a mischiare le battute (ride ndr.), ripetendo quelle delle scene dei giorni precedenti. Fa parte dello straordinario universo di Muccino, dove tutto quello che dirige e che mette in scena diventa tremendamente interessante per un attore.

Ci sono progetti futuri che puoi anticiparci?

Attualmente sono in pausa, ho concluso da poco uno spettacolo al Piccolo Teatro di Milano e ne avrò un altro durante la prossima stagione. Nel frattempo sto sostenendo diversi provini e ci sono diversi progetti in ballo.

Se potessi rubare un ruolo a una tua collega, quale sceglieresti?

Della serie forse ruberei quello di Sara, interpretata da Silvia D’Amico. Di altre serie mi sarebbe piaciuto interpretare Corinna in “Boris” anche se Carolina Crescentini l’ha fatto magistralmente e non credo che avrei potuto interpretarla in un modo migliore. Tuttavia, poter fare un ruolo del genere sarebbe stato un sogno per me.

 

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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