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Sab. Ott 5th, 2024

Andrea De Rosa: “Da ‘Notte prima degli esami’ a ‘Rocco Schiavone 2’. Al teatro racconto ciò che mi fa rabbia dell’Italia di oggi”

“La voce dello schermo” inaugura la sezione delle interviste esclusive coinvolgendo Andrea De Rosa, indimenticato Massi di “Notte prima degli esami” e prossimamente impegnato a teatro e in tv. A teatro sarà in scena il 4 aprile al teatro Testaccio di Roma, interpretando Andrea, un attore comico arrabbiato con il proprio Paese e deciso a cercare fortuna a Londra, cambiando drasticamente vita. In tv, invece, lo vedremo presto al fianco di Marco Giallini in Rocco Schiavone 2, nei panni di Parrillo.

1) Ciao Andrea, benvenuto a “La voce dello schermo”. Cominciamo da “Psicomico Revolution”, presto sarai a teatro con questo progetto, presentaci il tuo personaggio e lo spettacolo…
Il protagonista maschile di “Psicomico Revolution” è un attore comico, che il giorno prima di partire per Londra e smettere definitivamente col suo mestiere che lo ha deluso troppe volte, sceglie di fare un’unica seduta di psicoterapia, semplicemente per confrontarsi con qualcuno che gli possa dire se il problema è lui o ciò che gli sta intorno. Sceglie Lucia, una psicologa depressa che prende quotidianamente psicofarmaci. Nonostante le apparenti differenze di vita e di abitudini, scopriranno di avere qualcosa in comune, soprattutto i rispettivi limiti, e cercheranno di scoprire insieme i deterrenti per superarli.

2) Il personaggio di Andrea viene definito “incazzato con il suo Paese”. Ti ritrovi a volte in questa definizione? Cosa ti fa incazzare del tuo Paese?
Ovviamente Andrea sono io, leggermente romanzato e corretto per la finzione teatrale, ma pur sempre io. La risposta è sì. Mi ritrovo in questa definizione: sono spesso incazzato anch’io. Perché, nel mio paese e nel mio lavoro, vedo spesso assenza di etica, di meritocrazia, di giustizia e soprattutto di possibilità. La differenza fra me e l’Andrea “Psicomico” è che io ancora non ho intenzione di andarmene, perché, a torto o a ragione, mi sento ancora tanto legato alla mia città e anche all’Italia, perché sento di avere ancora radici forti qui e poi perché, almeno per ora, posso permettermi economicamente di rimanere dove sto. Poi in futuro chi lo sa…

3) Presto farai parte della seconda stagione di “Rocco Schiavone”. Che ruolo avrai nella fiction? Presentaci il tuo personaggio.
Il mio personaggio in “Rocco Schiavone 2” è Parrillo, uno dei poliziotti della squadra romana del Vicequestore Schiavone. Parrillo è un tipo sveglio, sempre pronto all’azione, ma allo stesso tempo buffo e scapestrato. Mi sono divertito molto. Spero che la serie vada ancora avanti.

4) Com’è stato lavorare accanto a Marco Giallini? Cosa ti ha colpito di più di lui?
Con Giallini mi sono trovato molto bene. E’ esattamente come lo immaginavo: talentuoso, professionale, umano, ma anche “cazzaro” al punto giusto.

5) Facciamo un passo indietro, “Notte prima degli esami”. Cosa ti manca di più di questi due film?
Dei due “Notte prima degli esami” la cosa che mi manca di più è lavorare in una produzione cinematografica grande come quella, in una commedia scritta e diretta bene come quella, mi riferisco soprattutto al primo film. Vorrei tornare a fare qualcosa del genere, poiché negli ultimi anni, almeno a livello cinematografico, ho fatto solo qualche film indipendente e vorrei tornare a fare una bella commedia o avere un ruolo totalmente diverso in un film d’autore.

6) La tua carriera è iniziata con Fausto Brizzi. Sei rimasto sorpreso quando hai letto le accuse che lo riguardavano? Che ricordo hai di lui come regista?
Il ricordo che io ho di Fausto è quello di una persona brillante e spiritosa, ma negli anni successivi ai primi due film, ad essere sincero, non abbiamo coltivato la nostra amicizia e quindi, salvo rare occasioni, ci siamo un po’ persi di vista, come quasi con tutti gli altri attori del film. Per quanto riguarda le accuse di molestie a suo carico, vorrei che tutto quello che si è raccontato in tv o sui giornali finisse in tribunale e, se possibile, vorrei che si arrivasse alla verità, in modo da capire se c’è qualcuno che ha sbagliato. A quel punto questo “qualcuno” dovrà prendersi le sue responsabilità. E questo ovviamente vale per tutti i casi di abusi e violenze.

7) Il nostro portale si chiama “La voce dello schermo”, secondo te perché è importante ascoltare la voce dello schermo?
Beh, penso che in alcuni casi sia importante ascoltare “La voce dello schermo”, in altri no. Dipende se quello che sta dietro lo schermo ha ragione di esistere.

 

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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