La voce dello schermo ha intervistato Valeria Zazzaretta, attrice divisa tra cinema, tv, teatro e doppiaggio. L’abbiamo conosciuta in “Don Matteo” e “Provaci ancora prof 7”, nei prossimi giorni sarà al cinema con un piccolo ruolo nel nuovo film di Marco Bocci “A Tor Bella Monaca non piove mai”, presto sarà nel docu-film “Il Precursore” e girerà a breve la terza e nuova stagione de “L’Allieva”, Questo e tanto altro nella nostra chiacchierata con Valeria…
Salve Valeria, Benvenuta su “La voce dello schermo”. Hai appena concluso due spettacoli teatrali. Raccontaci di queste due esperienze e di cosa significa per te recitare in teatro…
Ciao a tutti i lettori de “La voce dello schermo”. Il teatro è una delle cose che, del mio lavoro, mi diverte di più. Perché ogni giorno, durante le prove e le repliche, scopri sempre nuovi aspetti, sia del personaggio che dei colleghi. Quest’estate ho fatto una piccola Tournée con lo spettacolo “Elektrae” per la regia di M.Tarasco. Sei compagne di viaggio e un unico copione, abbiamo debuttato al teatro Sannitico di Pietrabbondante. Il legame che si crea è semplicemente unico. Poi ho appena finito uno spettacolo su Natuzza Evolo. È stata una grande responsabilità e lo è sempre quando si tratta di interpretare persone realmente esistite, ma nel suo caso parliamo di una donna amata in tutto il mondo.
Nel 2020 torni a teatro. Si può anticipare qualcosa sui prossimi spettacoli?
Ancora non posso anticipare nulla, ma posso dire che si tratta di progetti molto ambiziosi. Uno in particolare è uno spettacolo che rientra tra i progetti che beneficeranno del contributo Nuovo Imaie.
Hai fatto parte di due fiction molto amate della tv generalista: “Don Matteo” e “Provaci ancora Prof”. Cosa porti nel cuore di queste due esperienze?
Di “Don Matteo” porto nel cuore sicuramente l’emozione e l’esperienza, sia perché rappresenta la mia prima volta sul piccolo schermo, sia perché ricordo ancora, che una delle mie primissime scene da girare era proprio con Nino Frassica, attore sublime e maestro d’improvvisazione. Quindi quella sequenza, è stata girata, proprio andando un po’ a braccio e seguendo più un canovaccio piuttosto che delle battute vere e proprie.
Di “Provaci ancora Prof”, essendo un ruolo più piccolo, mi ha insegnato che è importante centrare immediatamente un determinato personaggio. Proprio perché hai poco tempo per abituarti al set, sei catapultato in una famiglia che gira già da tempo e devi entrare in empatia con tutto subito.
Parliamo di doppiaggio. Quali sono i personaggi che hai doppiato a cui sei più legata e perché?
Il doppiaggio è un lavoro che coltivo ancora da poco in realtà, però devo dire che è un’altra forma attoriale, che mi piace molto. Ovviamente lo strumento e i mezzi sono diversi. Da quello che ho appreso finora posso dire che è importante cercare di riprodurre quanto più possibile ciò che l’attore già esegue in originale.
Mi ha divertito molto doppiare un personaggio nel cartone di Disney Channel “Sadie Sparks” perché era un ruolo con tantissimi cambi di tono e voce, completamente diversa dalla mia. Oppure interpretare Miroslava nella serie “Kakegurui”. Mentre attendo con curiosità il personaggio che ho doppiato nella prima stagione di “Ramy”, perché è stato molto intenso.
A fine mese ti vedremo in una piccola parte nel film di Marco Bocci “A Tor Bella Monaca non piove mai”. Cosa ti ha colpito di più di questa tua partecipazione e che rapporto hai con Marco Bocci?
Marco è una persona splendida umanamente e posso dirtelo perché oltre a essere un piccolo puzzle di questo suo esordio alla regia, con un ruolo, gli ho fatto da spalla durante i provini. Quindi, vedendolo all’opera sia nella ricerca dei personaggi, che poi sul set, sono sicura che come regista farà strada, perché è molto incisivo e attento.
Tra i progetti futuri sarai nel docu-film “Il Precursore”, nel ruolo di Maria di Nazareth. Com’è stato per te cimentarti tra religione e recitazione?
Come dicevo prima, per me, quando si parla di personaggi realmente esistiti, penso che la responsabilità sia doppia. In questo caso mi sono approcciata documentandomi il più possibile. Dopodiché come attrice, per l’approccio a personaggi del genere, è ovvio che tutto ciò che farai potrà essere vicino o lontano da come il pubblico ha immaginato Maria di Nazareth, ma se sarai autentico, avrai fatto innamorare in ogni caso chi ti guarda.
Qual è stato il ruolo più difficile che tu abbia mai interpretato e perché?
Quello di una barbona, schizzata di testa, violentata e che ha appena perso un bambino! È uno dei più difficili perché devi estraniarti da tutto ciò che vivi nella quotidianità per un po’ per prepararti a un personaggio del genere. Ma sono sicura che il personaggio più difficile deve ancora arrivare!
Hai altri progetti che vorresti ricordare o presentare?
Come nuovi progetti, sto per girare “L’allieva 3”. Sono prontissima per questa esperienza, sarò in uno dei primi episodi, ma non posso dire niente. Sono sicura che la vedrete ad autunno 2020. E poi con Music.it sta nascendo una nuova collaborazione in veste di presentatrice/intervistatrice ma il tutto eseguito in maniera attoriale, come fossero puntate di una serie. Non posso dire molto ma ne vedrete delle belle.
Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?
Per me la voce dello schermo è uno degli elementi che mi porta a questo lavoro. I film in bianco e nero, con quell’audio un po’ rovinato, che ascoltavo da bambina. La musica alla radio, che trasmette la canzone che tu hai cantato per la prima volta. I momenti di silenzio che ci sono in alcuni film. I rumori fuori scena, i sottofondi, la colonna sonora…
*Foto di Paolo Stucchi, Beniamino Finocchiaro, Nicolas Nreal
Di Francesco Sciortino